REZUM
- davidpiccolotti
- 19 mar 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Il sistema #REZUM utilizza la radiofrequenza per creare energia termica sotto forma di vapore acqueo. Questa energia viene dispersa attraverso la zona di transizione prostatica sfaldando le membrane cellulari e causando efficacemente la morte cellulare e la necrosi dei tessuti.
Il vantaggio clinico di questa tecnica include una rapida e prolungata risoluzione dei #LUTS e una migliore qualità della vita senza che si associno disturbi della funzione #sessuale negli #uomini con sintomi da #IPB da moderati a gravi. La terapia termica con REZUM si distingue anche per la capacità di trattare tutte le zone della prostata senza limiti nella morfologia. Questo è fondamentale poiché il terzo lobo #prostatico che protrude in vescica è riconosciuto essere una delle cause degli scarsi risultati dalla maggior parte delle terapie farmacologiche.
La terapia termica con #vapore #acqueo con il sistema REZUM viene eseguito per via endoscopica transuretrale. Il vapore acqueo (̴103°C) viene erogato con iniezioni di durata di 9 secondi ognuna da 0,5 ml tramite un ago sui ci sono 12 piccoli fori di emissione distanziati attorno alla punta per consentire la dispersione circonferenziale del vapore così da creare una lesione di circa 1,5-2,0 cm . La punta dell'ago viene posizionata sotto visione e inserita a partire da circa 1 cm distalmente dal collo vescicale nella zona di transizione. Il trattamento del lobo mediano viene trattato sempre a partire da 1 cm dal bordo con un’inclinazione dell’ago di circa 45° per evitare possibili danni rettali. L'ago viene retratto dopo ogni iniezione di vapore e riposizionato ad 1 cm distalmente dal punto precedentemente trattato mantenendo la distanza di 1 cm prossimale al verumontanum. Il numero totale di trattamenti con vapore in ciascun lobo della prostata è determinato dalla lunghezza dell'uretra prostatica e può essere personalizzato in base alla configurazione della ghiandola ipertrofica, che può includere il lobo medio o la zona centrale.
E' possibile intervenire senza coinvolgere la zona deputata all'eiaculazione garantendone la funzionalita' postintervento al 100%?